Il 70-80% della bolletta elettrica delle famiglia deriva in gran parte dal funzionamento dei grandi elettrodomestici e, sia pure in misura minore, dagli apparecchi audio-video e informatici. Il record dei consumi è dello scaldabagno elettrico, seguito da illuminazione, frigorifero, lavatrice e, quasi sullo stesso livello, lavastoviglie. Ma anche i grandi schermi sopra i 32 pollici possono diventare energivori. Ciò che conta è conoscere bene i consumi e usare gli apparecchi con attenzione.
Etichetta e qualità
La primissima regola è controllare sulla targhetta la potenza in Watt e il consumo in kWh. Quasi tutti gli elettrodomestici in vendita in Europa devono avere l'etichetta energetica che fornisce le indicazioni sui consumi e sulle prestazioni secondo una scala crescente dalla A alla G (per alcuni apparecchi solo dalla A alla C): gli apparecchi delle ultime classi sono quelli a maggior consumo energetico e con prestazioni modeste. Di recente sono state introdotte altre classificazioni: A+ e A++ per frigoriferi e freezer e A+ per le lavatrici e le lavastoviglie che indicano un taglio ulteriore nei consumi e una qualità eccellente. Un frigorifero di classe A rispetto a uno di 10 anni fa consuma almeno il 30-40% in meno, che diventano 50% per le classi A+ e A++. Lo stesso accade anche per gli altri apparecchi.
Come scegliere
Un grande elettrodomestico che costa poco consuma sempre di più: o è superato tecnicamente o appartiene a classi inferiori ad alto consumo. Attenzione alla classe A: le lavatrici e le lavastoviglie per essere considerate efficienti devono avere tre A, una per il risparmio energetico e le altre due per il livello delle prestazioni. Sono poi consigliabili gli apparecchi con controlli elettronici e sensori che in modo automatico scelgono i programmi più adatti per risparmiare e per ottenere i migliori risultati. Ma è anche importante utilizzare gli apparecchi evitando sprechi di energia, come consiglia l'Enea, l'ente per le nuove tecnologie, l'energia e l'ambiente. Per esempio un ciclo in lavatrice a 90 gradi costa, in energia, circa 0,36 euro contro gli 0,16 del lavaggio a 40 gradi. Facendo un rapido calcolo, in un anno, con tre lavaggi settimanali, la spesa totale è di 56,15 euro contro 35,88 con un risparmio di ben 31,2 euro.
Con il gas e con il sole
Il gas è più rapido, più efficiente e per produrlo non occorrono centrali termoelettriche. Ma anche gli apparecchi a gas devono essere impiegati bene: per esempio nel forno a gas vanno cotti contemporaneamente due piatti; le pentole poste sui fuochi del piano di cottura devono sempre essere coperte altrimenti il tempo necessario per cuocere raddoppia. Sono disponibili lavatrici e lavastoviglie collegabili all'impianto di riscaldamento centralizzato o alla caldaia autonoma dell'appartamento per il prelievo di acqua già calda. In questo modo vengono escluse le resistenze elettriche interne con un notevole risparmio poiché il 70% del consumo di elettricità di questi elettrodomestici deriva proprio dal riscaldamento dell'acqua. Inoltre è disponibile anche una lavabiancheria della Rex progettata per funzionare in collegamento con un impianto di pannelli solari.
L'installazione
Gli elettrodomestici da incasso tendono a guastarsi prima e di più rispetto alle versioni a libera installazione. Il calore prodotto dal motore quasi mai riesce a smaltirsi correttamente, restando imprigionato tra i mobili. Vanno di conseguenza installati da professionisti. Anche la manutenzione diventa importante, soprattutto nel tempo poiché ogni motore tende a perdere un 10% circa della sua efficienza ogni anno e va di conseguenza controllato e sistemato.
LA CURIOSITÀ | IL CONSIGLIO | SU INTERNET |
| | |
Due o più porte per fare economia
Prima di acquistare un frigorifero è importante considerare che tipo di utilizzo se ne farà. I frigo monoporta sono adatti a chi preferisce comprare alimenti freschi e hanno dimensioni ridotte. I modelli a due o più porte hanno anche un vano congelatore e in alcuni casi motori separati con la possibilità di usare solo una parte del frigo con un buon risparmio di energia. | Detersivo più caro dell'elettricità
Il detersivo per la lavatrice costa più dell'energia elettrica utilizzata nel ciclo di lavaggio. Secondo l'Enea, l'ente per le nuove tecnologie, l'energia e l'ambiente per un bucato a 60 gradi si usano tra 1,2 e 1,5 kWh di elettricità e si consumano 120-150 grammi di detersivo in polvere con una spesa rispettivamente di 0,26 e 0,31 euro. Quindi conviene non esagerare con il detergente. | Consigli e indicazioni per evitare errori
www.enea.it. Guide al risparmio energetico con lavatrice, frigorifero, congelatore e altri elettrodomestici. I confronti tra consumi e costi e i consigli su acquisto, installazione, utilizzo e manutenzione dell'Enea, l'ente per le nuove tecnologie, l'energia e l'ambiente.
www.30percento.it. La campagna dell'Eni per il risparmio delle famiglie |